Un luogo fuori dal tempo: una struttura fortificata risalente al XVI secolo. Un ambiente raccolto e accogliente dove “sentirsi a casa”, tra giardini, pineta e aranceto. Le suite e le camere, dai nomi di piante, hanno uno stile raffinato e sobrio, nel rispetto della loro funzione originaria, e qualcosa di diverso da raccontare.
Chiudete gli occhi. Immaginate di essere nell’antica corte quattrocentesca, degustando piatti della tradizione. Oppure in giardino, in pineta o sull’antica terrazza a godere del silenzio del tempo che scorre, lieve, al tocco della luce che cambia.
Giornate scandite da riti: una prima colazione a base di torte fatte in casa, marmellate di frutta biologica e formaggi. Partenza all’alba, alla volta del Mercato del pesce di Gallipoli. L’attesa dell’arrivo dai pescherecci, la scelta del pesce, freschissimo, da cucinare poi in masseria, durante uno dei corsi di cucina locale.
Dedicarsi alla cura dell’orto della Masseria, dove raccogliere gli ortaggi e consumarli al momento. Baciati dal sole. Grazie ai percorsi enogastronomici si possono scoprire i segreti della produzione di mozzarelle e vino e la magia dei frantoi ipogei. E poi massaggi terapeutici o estetici, che amplificano il senso di naturale benessere che si respira qui. Accompagnandovi a sera.
Simona Musardo, cuore e anima di questo luogo, ci accompagna a fare quattro passi nella sua storia. Il nucleo più antico della masseria (XVI sec.): una scalinata esterna conduce al terrazzo fortificato (un tempo ultimo rifugio per scampare dai briganti e dai Saraceni). Nato come struttura abitativa e produttiva dell’agro di Nardò, il complesso masserizio (che originariamente si estendeva per 120 ettari) si sviluppa attraverso corti, giardini, la chiesetta, il forno (dal quale pare ancora di sentire il profumo di pane a ruota, delle friselle e dei biscotti), il palmento (lì dove si pigiava l’uva e iniziava il processo di vinificazione in delle grandi vasche scavate nella pietra), la merce (ove un tempo avveniva la lavorazione e la stagionatura dei formaggi), le stalle, il porticato, il fienile, la torre colombaia e la recinzione con i tipici muri a secco e “antilupo”.
Casa di villeggiatura per illustri ospiti e, nel tempo, anche rifugio di fuggitivi, la prestigiosa residenza dei Pagano Principi di Avetrana, “si fa sempre più bella” grazie al finanziamento microprestito, permettendo a Simona di immaginare nuove attività da dedicare ai propri ospiti. Affinchè questa masseria sia, non solo un luogo di pace fuori dal tempo, ma anche un’occasione unica per innamorarsi della Puglia, in tutte le sue sfumature.
Carta d’identità della #microimpresa
- Sito web: www.masseriapagani.com
- Sede: Nardò (Lecce) – Via Leopizzi Filomena – 73048
- Contatto: Tel e Fax 0833 872524 – Cell. 3683594718 – info@masseriapagani.com
- Settore: Resort, servizi di ospitalità e turistici
- La microimprenditrice: Simona Musardo